Ceci hellobar

Mini Corso Gratuito: Aumenta le Vendite in 6 Step e Rendi la Tua Offerta Irresistibile!

Tutti i Biz Corsi fino al 70%

Educazione Finanziaria: Quello che Tutte le Donne Dovrebbero Sapere

Team Biz Academy

Anche a te basta sentir parlare di “Educazione finanziaria” per metterti le mani nei capelli?
Per alcune di noi è una materia ostica, per altre lo è meno, ma una cosa va detta: molte donne si sentono meno portate per la finanza la gestione di aspetti economici di un’azienda.

Ma lo siamo davvero?

Secondo recenti studi, appena il 25% delle donne italiane asserisce di prendere decisioni riguardanti la gestione finanziaria. Questo sia in campo famigliare che lavorativo: una percentuale bassissima!

Il 60% delle donne, contro appena il 40% degli uomini, ritiene di non sapere abbastanza e di voler conoscere di più riguardo agli argomenti che concernono la finanza.

Eppure, molte di noi sono imprenditrici oppure libere professioniste. La gestione del bilancio e di molti altri aspetti finanziari ci riguarda giocoforza…e quando siamo partite già lo sapevamo.

Allora per quale ragione l’educazione finanziaria ci spaventa così tanto? Ecco i consigli sull’educazione finanziaria.

Andiamo con ordine: cos’è l’educazione finanziaria e perché è importante?

Cosa si intende per educazione finanziaria? In senso stretto è quel processo attraverso il quale consumatori, risparmiatori e investitori, migliorano la comprensione dei prodotti bancari e finanziari. Lo fanno attraverso informazioni, istruzioni e consigli che sviluppano competenze. Sono competenze che ci aiutano nella vita di tutti i giorni, perché scegliere un prodotto bancario o finanziario al meglio significa gestire bene i propri risparmi, utilizzarli per realizzare progetti e per proteggere il nostro futuro.

Avere una corretta informazione finanziaria vuol dire anche avere la consapevolezza di non sapere. E non c’è nulla di male in questo: significa infatti che abbiamo una splendida occasione per imparare le migliori regole per gestire i risparmi.

Davvero l’educazione finanziaria è uno dei parametri che definiscono il gender gap?

Purtroppo sì: l’educazione finanziaria è poco battuta dalle donne. Questo per tante ragioni, fra cui problemi culturali insiti nel nostro sistema educativo. La gestione del denaro non è considerata un fulcro dell’educazione in generale, ma quel poco che si fa viene concentrato per l’educazione dei bambini, mentre per le bambine si tende a concentrarsi su competenze più immediate come la gestione immediata del denaro, il risparmio, l’economia. La pianificazione a lungo termine delle finanze famigliari per realizzare progetti lontani inconsapevolmente è indirizzata più ai maschi.

Perché è importante studiare l’educazione finanziaria? Dal punto di vista dell’economia comincia a 15 anni, e questo incide sulla formazione dei modelli di pensiero.

Tendenzialmente, le donne sviluppano più profondamente il concetto di rischio. Sono più prudenti e analitiche. Gli uomini hanno un’attitudine più speculativa, il che li porta a essere investitori migliori per certi versi.

Per questo, le donne prediligono investimenti che pagano nel medio e breve periodo mentre gli uomini sono più propensi a pianificare investimenti sul lungo periodo. Le donne, in generale, si sentono meno sicure e preparate, persino quando operano attivamente in borsa.

Cosa significa una debole educazione finanziaria per imprenditrici e donne in carriera?

In primo luogo, le donne tendono a sottovalutare il proprio lavoro a prescindere, e non solo teoricamente: lo deprezzano e svalutano per non chiedere troppo! Ma non è questa la strada: devi sempre valutare il tuo lavoro per quello che è, soprattutto se il tuo prodotto è la tua competenza, la tua conoscenza.

Chi acquista da te non acquista soltanto il tuo tempo ma la tua PREPARAZIONE + ESPERIENZA!

Non importa cosa vendi, scegli un PREZZO che tenga conto del mercato ma sia realmente proporzionale al valore che offri.

Il che non significa che deve essere un prezzo necessariamente ALTO, semplicemente che deve essere un prezzo GIUSTO! Giusto davvero però, non giusto agli ???? sempre vigili della parte di te che si sente continuamente inadeguata.

Quando mi viene chiesto un feedback su landing page, blog post o email dentro a BizAcademy, finisco a volte per riscriverli di sana pianta… cosa che puntualmente lascia esterafatta chi li riceve.

Ammetto che è più forte di me e il motivo è che ormai mi viene quasi naturale oltre che veloce. A volte in 3 minuti riscrivo un’intera bio da aggiungere nell’about page e in 5 l’intero capitolo di un corso.

Ma per riuscire a dare feedback in 4 minuti di media, mi ci sono voluti 10 anni di esperienza, fatica, sudore, qualche lacrima e tanta, tanta, tanta pratica.

Investi nelle tue capacità e talenti, rispetta il tuo lavoro e lascia andare ogni senso di colpa.

Senza un ritorno adeguato, il tuo lavoro non può essere sostenibile!

Senza contare che in un mondo dove l’improvvisazione regna sovrana, grande valore fornito con grande competenza è un connubio sempre più raro e sempre più RICERCATO!

La sindrome dell’ impostore

Ma non è finita qui: un altro problema è quello della sindrome dell’impostore! Non ci riteniamo mai all’altezza, perché sembra sempre esserci qualcuno più preparato di noi. Superare la sindrome dell’impostore è complesso, e ci sono molti suggerimenti che potrei darti, ma uno, semplice ed immediato, è considerare una semplice realtà.

Là fuori ci sono tantissime persone che fanno quello che vorresti fare tu pur essendo meno preparate, e questo solo perché hanno deciso di credere in sé stesse!

Le storie che ti racconti

Infine, le storie che raccontiamo a noi stesse e che spesso altro non sono che pregiudizi che nutriamo nei nostri stessi confronti! Come pensare di non essere in grado di gestire le tue finanze, o nello specifico di non potersi permettere un determinato investimento. Non ritenersi all’altezza del successo economico.

In questo caso si potrebbe trarre dal pregiudizio una serie di domande e provare a rispondere.

Ad esempio “Pensi di non meritare di guadagnare di più?”

Oppure “Sei in imbarazzo perché pensi chi sta attorno a te non approvi?”

O ancora “Pensi di non saper gestire finanze maggiori e che se ci provassi potresti perdere la serenità?”

Sono domande che hanno risposte tutt’altro che scontate, e portele ti aiuterà a focalizzare e superare le piccole paure che ti impediscono di spiccare il volo.

E se non so abbastanza? Come si può superare questo blocco?

In fondo è a questo che si riduce l’educazione finanziaria (un po’ come tutto quello su cui non ci sentiamo preparate): cercare di saperne di più!

Ma quali strategie posso applicare per prendere decisioni responsabili e ben informate in ambito finanziario?

Innanzitutto, non perdere di vista la tua situazione economica. Controlla ogni giorno il flusso di cassa in entrata e il flusso di cassa in uscita: è quello che in gergo si chiama P&L, “Profit and loss”.

Controlla il P&L ogni giorno, vedrai che presto o tardi ti costruirai un mindset tale da renderti più facile immaginare investimenti a più ampio raggio. La consapevolezza è sempre l’inizio migliore!

Educazione finanziaria significa anche saper delegare… ma con testa!

Imparare senza una guida è rischioso: quello degli investimenti è un universo, un dedalo da cui non possiamo uscire come Teseo srotolando il filo della nostra sola intelligenza, per quanto acuta essa sia!

Per farlo dovremo commettere molti errori e imparare da essi, ma il rischio è, essendone consapevoli, di non cominciare affatto!

Anche delegare a scatola chiusa è rischioso: a chi ci stiamo affidando? Sarà un professionista valido? Le recensioni su Yelp non sono di alcun aiuto nello scegliere un consulente finanziario che sappia il fatto suo!

Studiare, quindi: questo è il primo passo. Fare la nostra parte profondendo impegno, ascoltare più campane ascoltando non 1, non 2 ma 3 consulenti, leggendo non 1, non 2 ma 3 pubblicazioni. È quel che si chiama triangolazione delle fonti, e lascia che ti dica una cosa: se la gente avesse l’abitudine di farlo al mondo ci sarebbero molti meno problemi!

E finalmente, delegare: affidarci a qualcuno che ci aiuti a gestire i nostri investimenti, ma dall’alto di una cultura che ci consente di capire che cosa ci stia dicendo il consulente che abbiamo scelto!

Nemmeno questo offre l’assoluta garanzia di avere successo, ma riduce drasticamente le possibilità di bruciarci. D’altro canto, stiamo parlando di finanza: il rischio fa parte del pacchetto!

Infine, devi essere molto consapevole del valore del tuo lavoro. Analizza il tuo profitto mensile e dividilo per le ore di lavoro effettuate: il risultato è la tua tariffa oraria.

Cosa c’entra con la gestione finanziaria della mia azienda?

Facile: avere un’idea precisa del tuo introito renderà molto più facile scegliere su cosa sia più strategico investire sia il tuo denaro che le tue energie!

Ad esempio, un quadro del genere ti darà la capacità di capire come migliorare il lavoro, investendo, per esempio in un software che ti faccia fare il lavoro di tre ore in mezz’ora: questo aumenterà drasticamente il tuo guadagno orario!

Quando pensi di non poter fare qualcosa, è la paura a parlare: tu non ascoltarla e muoviti con fiducia verso i tuoi obiettivi!

Sei d’accordo con quanto abbiamo detto riguardo all’educazione finanziaria? Persone diverse vivono esperienze diverse, e condividerle ci rende tutte più ricche!

Commenta qua sotto, raccontaci la tua esperienza: facci entrare nel tuo Biz.Mondo!

Lascia un commento